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“… Non potevamo immaginare che una visita guidata nei luoghi della Fabbrica Olivetti e della sua architettura potesse provocare una così grande risonanza nelle nostre coscienze.”

E’ finalmente edito il nuovo libro:

“Feng Shui la città di Ivrea e la fabbrica Olivetti”
di Ivana Bo e Roberta Fioretti

Un libro che vuole fornire una chiave di lettura nuova ed aggiuntiva rispetto a fatti storici ampiamente documentati.
Una storia che evidenzia le tracce del Feng Shui nell’opera e nell’intenzione di un uomo, “Adriano Olivetti”, in un contesto geografico e socioculturale specifico. Non è indirizzato solo agli esperti di Feng Shui, bensì a chiunque abbia la curiosità di esaminare questa antica disciplina applicata ad un contesto storico-culturale noto.

Il progetto ha come oggetto l’analisi e l’interpretazione, secondo i criteri del Feng Shui, delle influenze ambientali agenti in alcuni siti di interesse storico-architettonico-culturale, come un quartiere di una grande città, un piccolo Comune o un complesso edilizio di particolare rilevanza.

Secondo il Feng Shui, infatti, ciascun ambiente, naturale o costruito, ha caratteristiche formali ed energetiche che producono stimoli psicofisici particolari capaci di condizionare gli abitanti e la loro vita.

La nostra ricerca nasce dalla curiosità di pesare quanto l’influenza ambientale incida sulla qualità della vita di una persona, oltreché di noi stesse


Ci sono luoghi con storie importanti, collegati a determinati periodi storici in cui hanno operato personaggi illuminati capaci di incidere sulla pianificazione urbanistica per migliorare l’assetto urbano grazie all’arte, all’architettura, al progresso scientifico, alla cultura, a beneficio dei cittadini.

Il nostro progetto,“Feng Shui la città di Ivrea e la fabbrica Olivetti”, è alla ricerca di questi luoghi speciali, di questi uomini e donne pionieri, fari nell’oscurità della storia recente.

Attraverso il Feng Shui vogliamo approfondire queste storie e cercare il legame con quei principi fondamentali comuni a tutte le antiche civiltà che hanno come denominatore comune la matrice biologica dell’essere umano e che rappresentano la chiave per essere perpetrati nel nostro presente e nel futuro.

“L’architettura è un fatto d’arte, un fenomeno che suscita emozione,
al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi.
La Costruzione è per tener su: l’Architettura è per commuovere.”
Le Corbusier

Non abbiamo mai perso di vista il contesto ambientale, l’Ivrea rurale con le sue Alpi e il suo fiume, scorgendo in più occasioni quel collegamento con il Feng Shui che unisce le direzioni geografiche alle forme del territorio e il territorio ai suoi abitanti.

I principi fondamentali del Feng Shui, infatti, sono comuni a molte antiche civiltà. La storia ci insegna che mentre in Cina l’imperatore finanziava gli studi e la sperimentazione di questa arte, in Occidente i roghi bruciavano testi e testimoni.

È per questo motivo che l’Arte del Feng Shui è nata in Cina e si è sviluppata in Oriente prima che in Occidente.

Noi siamo tra coloro che hanno sentito il bisogno di recuperare un tesoro disperso quanto prezioso, di tornare a ricordare questo sapere antico, potente e per questo nascosto per secoli, utile per imparare ad assumere un comportamento consapevole nei confronti di noi stessi e del pianeta che abitiamo.

Sono nata a Ivrea, città con vibranti aspetti Yin e Yang. Ivrea è bella con il sole, con il vento o con la pioggia, regala ai passanti angoli unici, tra i reperti archeologici e gli edifici olivettiani. Ha l’aria sognante a tratti sospesa sulla Dora Baltea, il fiume che l’attraversa.

Ivrea diventa meravigliosamente viva durante il suo Carnevale, vestendosi a festa con i suoi personaggi storici e la battaglia delle arance a ricordare la dura lotta del popolo contro il tiranno.

Noi eporediesi siamo legati alla nostra città, alle sue tradizioni e alla fabbrica Olivetti: non c’è famiglia che non abbia avuto un suo componente a lavorare al suo interno.

La Olivetti aveva per i suoi dipendenti e le loro famiglie una particolare attenzione, facendoli sentire parte di una grande comunità.

Ricordo benissimo i regali di Natale che ricevevo da bambina, il pulmino per andare a scuola e le colonie estive che la Olivetti offriva gratuitamente ai figli dei suoi dipendenti. Ero fiera di indossare la divisa della colonia; ero fiera che mio padre lavorasse alla Olivetti.

Ho abitato per molti anni a “Monte Navale”, la collina dove nasce la storia di Adriano Olivetti e della sua famiglia che ho avuto il piacere di conoscere.

Proposi a Roberta, architetto e consulente di Feng Shui come me, di fare un viaggio nella “Ivrea Olivettiana”, ricca di storia, di architettura e di natura. Ero interessata a indagare questo scrigno prezioso che, sebbene sotto gli occhi di tutti, ha ancora molto da svelare.

L’idea di reinterpretare la mia città attraverso il Feng Shui ci ha talmente coinvolte che la scorsa estate partecipammo ad un tour alla scoperta degli edifici del MAAM di Ivrea (museo a cielo aperto dell’architettura moderna). Durante la visita abbiamo iniziato a raccogliere tessere di bellezza e di cultura, di passione, di impegno e di storia a comporre un mosaico non ancora completo.

Nasce così questo progetto ambizioso che ci ha condotto in un crescendo di emozioni, alla chiara evidenza di come il grande progetto di fabbrica di Adriano Olivetti si sia sviluppato in accordo con i principi del Feng Shui in un abbraccio commovente.

Il nostro libro è acquistabile ON LINE sui maggiori canali di vendita ed ordinabile nelle librerie!

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